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Eventi
Il Palio di San Martino
 É una festa ricca di giochi antichi e spettacolari, con stendardi, costumi e musica medioevale che ci porta, come per magia, indietro nel tempo e che coinvolge tutti, grandi e piccini, uniti per la vittoria della propria contrada. Non manca la cena medioevale dove cuochi e servitù propongono una spiedo abbigliati in perfetto costume d’epoca. Durante i tre giorni dei giochi ogni contrada si veste con i propri colori e le vie del centro storico diventano lo sfondo dove si giocano le sfide a suono di... competizioni ed abilità antiche.
Festa di San Fermo
 É la più rinomata – ed anche la più antica – delle manifestazioni bornesi che affonda le sue radici nella leggenda delle vicissitudini del Santo eremita che comunicava ai suoi due fratelli (eremiti anche loro su altre montagne) il proprio essere in vita mediante un fuoco.
 Proprio a testimonianza di questa leggenda, la sera dell’8 Agosto si accendono vari falò sulle montagne che circondano l’abitato e, in anni più recenti, si effettua una suggestiva fiaccolata notturna che parte dal monte omonimo, ricama il sentiero che scende a valle e giunge nell'affollata piazza centrale del paese. Negli ultimi anni, per prolungare la manifestazione, la sera successiva vengono proposti degli spettacolari fuochi d'artificio.
Festa della Malga
 Altra manifestazione tipica, questa volta legata alla tradizione contadina, si svolge a metà agosto nella splendida piana di Paghera, in prossimità delle piste da sci. Si può raggiungere il sito a piedi, risalendo le piste, oppure ci si può servire degli impianti di risalita. Si viene accolti dal profumo della polenta cotta sul fuoco di legna, dei formaggi di malga abbrustoliti e degli “strinù” . Si mangia sull’erba, immersi nell’abbraccio delle abetaie che circondano il luogo, godendo di una giornata all’insegna della convivialità, del buon cibo e dell’aria salubre.
Festa della Transumanza
 Sta ormai diventando un appuntamento tradizionale (l’ultima domenica di settembre la manifestazione che ricorda appunto la discesa del bestiame dagli alpeggi di montagna per trascorrere i mesi invernali più a valle.
 Inizia alla mattina con la sfilata per le vie del paese di alcuni capi di bestiame accompagnati da pastori, ragazzi e donne in costumi tradizionali, per proseguire, poi, nel piazzale della Dassa dove è possibile ammirare mucche, vitelli, pecore, capre, maiali ecc.
 A mezzogiormo assieme ad una fetta di polenta fumante si può degustare alcuni piatti tradizionali; mentre nel pomeriggio è proposto il concorso e la premiazione della mucca più bella.
Carnevale
 Per iniziativa dell'Oratorio e con l'impegno di molte persone, nel pomeriggio dell'ultima domenica di carnevale viene realizzata la sfilata con i ragazzi in costume e i carri allegorici, accompagnati dalla Banda.
Triduo dei Morti
 Sempre negli ultimi tre giorni di carnevale (domenica, lunedì, martedì) la comunità parrocchiale propone questa antica tradizione (risalente al XVI-XVII secolo) che si caratterizza nell'esposizione nella stessa chiesa parrocchiale di un apparato ligneo con molte candele, di notevole e suggestivo impatto visivo, denominato «Machina del Triduo.
 Il paliotto del Picini all’interno della parrocchiale e all’oratorio l’affresco attribuito a Callisto Piazza da Lodi
Parco Regionale dell'Adamello
 Parco dell’Adamello è situato nelle Alpi Retiche, e prende il nome dal massiccio omonimo dell’Adamello. In un territorio così vasto esistono naturalmente diverse tipologie ambientali, sia dal punto di vista geologico, sia rispetto alla flora e alla fauna. All’interno del Parco si incontrano boschi di castagni, di latifoglie e, più in alto, di conifere, fino ad una fascia di arbusti e di splendidi fiori di montagna (ne esistono circa 1400 specie, fra cui genziane, sassifraghe, stelle alpine). In tutta l’area protetta sono presenti diversi animali: volatili di varie specie (anche l’aquila reale e il gallo cedrone), pesci, rettili e mammiferi, tra cui cervi, caprioli, stambecchi (appena reintrodotti), lepri e marmotte. Le vie di accesso al Parco sono numerose, esistono alcuni centri-visita (Vezza d’Oglio e Saviore dell’Adamello) e sono presenti varie aree da pic-nic, molti rifugi alpini e bivacchi, e considerevoli tracce della Grande Guerra (trincee, postazioni, resti di baracche).
Parco Nazionale dello Stelvio
 Il Parco Nazionale dello Stelvio è il più vasto dei parchi storici italiani. Nato nel 1935, si estende nel cuore delle Alpi Centrali sul territorio di due Regioni: Lombardia e Trentino-Alto Adige. Il territorio del Parco è vasto e diversificato: parte dai 600 metri di altitudine del fondovalle, fino ad arrivare ai ghiacciai e ai 3900 metri della cima dell’Ortles. Tra questi due estremi si incontrano prati, boschi, alpeggi, torrenti e laghetti; troviamo poi splendidi esempi della flora alpina. Sono presenti infine moltissime specie animali: cervi, caprioli, camosci, stambecchi, volpi, marmotte, ermellini, lepri, aquile, falchi. All’interno del Parco sono presenti aree attrezzate per pic-nic, sentieri segnalati (in Valcamonica, quello della Valle di Viso), un servizio di Guide e alcuni Punti di Informazione (a Ponte di Legno, dove, nella zona del Gavia, si trova anche una delle quattro porte del Parco, l’accesso al settore lombardo meridionale)